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Uscita n. 39 Comunicato Stampa del 22 dicembre 2004

Il n. 39 di Libro Aperto, larivista trimestrale di cultura liberaldemocratica diretta da Antonio Patuelli, èaperto da un editoriale di Antonio Patuelli in cui sottolinea che “la nuovaCostituzione europea contempla nuovi diritti di libertà per i cittadini, nonsolo perché è più fresca, più aggiornata avendo quasi sessant’anni meno dellaCostituzione della Repubblica italiana, ma anche perché viene previsto undoppio principio di cittadinanza. Alla tradizionale cittadinanza nazionale, cheresta inalterata, si assomma la nuova cittadinanza europea. Le conseguenze e lepotenzialità saranno meglio riscontrabili nel prossimo futuro ogniqualvolta, inuno stato nazionale dell’Unione, il cittadino riterrà che taluno dei suoidiritti venga conculcato.”

Patuelli rileva altresì che“molto si sta ancora discutendo se la nuova Costituzione europea sia lamigliore o se poteva essere più coraggiosa; ed ancora se il suo contenuto nonsia poco o troppo ambizioso come passo ulteriore nella crescita dell’Unioneeuropea, dopo la moneta unica. La discussione, anche se frequentemente dotta, èspesso oziosa perché trascura che una convergenza ed un trattato internazionalesottoscritto da ben venticinque paesi, che erano stati per millenni inconflitto fra loro, non è un punto definitivo di arrivo, ma un importantissimomomento di passaggio, di crescita e di verifica della comune maturazione suidiritti e doveri e sulla cessione parziale delle sovranità di ognuno. QuestoTrattato, evidentemente – conclude Patuelli – è il massimo possibile in questafase storica: si tratterà, dopo le ratifiche, di riempirlo di efficaciasostanziale, di farlo vivere davvero, per poi pensare a nuove fasi di ulteriorecrescita comune.”

Segue la rubrica “Europa in Cammino” con saggi di Beatrice Rangoni Machiavelli e di Luca Anselmi. Segue lasezione “Le Garanzie” con saggi di Francesco Gianni sulla società di dirittoeuropeo, di Corrado Sforza Fogliani sull’abuso della delega legislativa che hatrasformato i burocrati in legislatori e di Pierluigi Barrotta sui limitidell’uguaglianza delle opportunità.

Nella rubrica “Libertà Economiche” appaiono scritti di Roberto Timo sull’Irap, un’imposta iniqua e diFerruccio Fronzoni sulle municipalizzate, privatizzazioni e tariffe.

Nella sezione “Ricordi” vengono pubblicati saggi di Antonio Patuelli su Malagodi banchiere sempre, di ValerioZanone su Malagodi, dalla Banca al servizio dello Stato, di Lucio Mirando suMalagodi e il centrosinistra degli anni sessanta e di Aldo Amati su GuidoCortese quarant’anni dopo.

Nella rubrica “Il Tempo e la Storia” appaiono saggi di Roberto Campisi su Tocqueville, il vecchio regime ela rivoluzione e di Giuseppe Fassino sulle novità su “Le mie prigioni” diSilvio Pellico.

Infine, nella sezione “Uomini donne e libri” appare fra gli altri una riflessione di Giancarlo Bagnariol sulvolume di Alberto e Giancarlo Mazzuca “La Fiat: da Giovanni a Luca. Un secolodi storia sotto la dinastia Agnelli”.

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